Ciao,
Post by Rudolphho una stanza dedicata solo agli acquari, ma essendo tutti tropicali c'è
una temperatura costante di min. 20° e in estate sale anche a 26°
Parli sia della temperatura dell'aria che dell'acqua?
Post by Rudolphadesso ho una vasca vuota da 300 lt. netti e visto che vivo ai bordi del
lago d'orta mi era venuta questa idea di un'acquario autoctono.
che dici posso o mi sto cacciando in un'impresa disperata?
No, non credo proprio.
I pesci autoctoni certo preferiscono temperature più basse di quelli
tropicali (ovviamente), ma solo alcuni necessitano di acque realmente
"fredde" (esempio classico: le trote). I pesci che comunemente si
trovano in laghi o corsi lenti sono ben adattati a grosse escursioni
termiche (purché non troppo veloci) e vivono bene anche a 25-26 gradi,
purchè solo nei mesi estivi.
Per il resto dell'anno sarebbe ideale mantenere la temperatura attorno
ai 18 gradi.
Altro fattore da tenere in considerazione è la dimensione della vasca,
visto che molti sono pesci che tendono a crescere o che necessitano di
stare in gruppi numerosi. Comunque con una vasca come la tua puoi stare
tranquillo.
Mi permetto un suggerimento: decidi a priori il tipo di vasca che vuoi
realizzare e poi procedi di conseguenza: tra un acquario di comunità,
uno di predatori e uno con grossi pesci "tipici" ci sono notevoli
differenze.
Nel primo caso (come pesci: alborella, triotto, scardola, persico sole,
carassio, gobione, pseudorasbora, cobite, temolo, rovella, scazzone,
gambusia) servono fondi a ghiaia fine (o sabbia, o direttamente terra
argillosa anche se con attenzione: tendono a smuoverla e intorbidare
l'acqua) e buona piantumazione, nel secondo caso (come pesci: luccio,
pesce persico, luccioperca -ce ne sono di bellissimi: tipo questi:
http://www.ittiofauna.org/webmuseum/pesciossei/perciformes/percidae/percidae.htm)
fondo con ghiaia medio-fine e molti sassi e tronchi, nell'ultimo caso
dipende molto dal tipo di pesce, ad esempio è molto bello e tipico un
acquario con spinarelli, oppure con persico sole (le luci dell'acquario
ne fanno risaltare i bellissimi colori), oppure con tinche dorate
(robustissime per quanto riguarda la scarsità d'ossigeno ma delicate
per malattie e durezza dell'acqua).
La cosa più difficile è procacciarsi i pesci, visto che non ci sono
negozi di acquariofilia che li vendono l'unica soluzione è pescarseli.
Cosa che comporta loro un certo stress.
Anche il loro benessere in acquario va letto in quest'ottica: visto che
sono pesci selvatici hanno bisogno di tranquillità, non sopravvivono
in luoghi troppo frequentati, illuminati o rumorosi.
Alcuni di questi pesci si trovano nei negozi di articoli per la pesca,
dove li vendono come esche vive: alborelle, triotti, scardole, lasche,
sono piuttosto facili da reperire e costano molto poco (da 10 a 70
centesimi, qui in Veneto).
Per quanto riguarda il cibo molti accettano il mangime in scaglie, ma
non è troppo salutare. Meglio integrarlo abbondantemente con verdure e
cibo vivo, acquistabile sempre nei negozi di pesca o prelevabile in
natura. L'ideale è introdurre in vasca molti invertebrati, sia
chiocciole che bivalvi.
Per quanto riguarda la piantumazione personalmente uso un sistema
"misto": ho anubias e vallisneria che resistono bene anche in inverno
con acqua fredda, e paiono sgradite ai pesci erbivori, alle quali
abbino piante che prelevo nei vari fossati attorno a casa mia (e di
solito vengono mangiate nel giro di pochi giorni).
Ultima nota, poi la pianto ;) : alcuni dei pesci che ho citato (persico
sole, gambusia, carpa erbivora) non sono propriamente autoctoni, ma
essendo inseriti nell'ambiente da ormai un secolo, e vivendoci
"naturalmente" li si possono considerare tali.
A disposizione se ti servissero altre informazioni, fammi sapere come
procedono i "lavori". Ciao, buon proseguimento, Paolo