Per la serie "me la suono e me la canto"
dal sito della Sera:
I Molluschi d'acqua dolce
Fra i generi nostrani Unio e Anodonta hanno grosse conchiglie di vari
colori (lunghe fino a 15 cm), rinvenibili nei fondi molli dei fiumi e
dei laghi, soprattutto in acque calcaree. Le valve di Unio pictorum sono
tipicamente ovali e allungate, di colore giallo-brunastro, come anche
quelle di Anodonta cygnea, mentre in U. tumidus assumono un’intensa
sfumatura verdastra. Il bivalve di dimensioni maggiori delle acque dolci
europee è senz’altro Margaritifera margaritifera, dalla robusta
conchiglia madreperlacea lunga fino a 15-20 cm, che si trova in acque
povere di sali, sepolta nella sabbia o ghiaia dei grandi fiumi
dall’intensa corrente; già dal tempo dei Romani era conosciuta e
apprezzata per le sue perle, a causa delle quali è stata
indiscriminatamente pescata fino al secolo scorso.
Il particolare ciclo ontogenetico di questi Bivalvi coinvolge i pesci in
un temporaneo rapporto di parassitismo: generalmente a sessi separati,
dalle loro uova si sviluppano numerosissime larve, dette glochìdi,
dotate di una coda appiccicosa che serve loro per attaccarsi ai pesci
mentre vengono trasportate dalla corrente; trovato un ospite, la larva
si incista nella sua pelle vivendo da parassita, finché, dopo alcune
settimane, si trasforma in un piccolissimo bivalve che si stacca dal
pesce lasciandosi cadere sul fondo. I pesci più frequentemente adottati
come ospiti sono i Ciprinidi e i Gasterosteidi, quali il comune
spinarello. D’altra parte, anche certi pesci usano i Molluschi Bivalvi
come supporto riproduttivo: il Rhodeus sericeus, detto Rodeo amaro per
il sapore delle sue carni, pesce dei corsi d’acqua lenti e poco profondi
dell’Europa centro-orientale, al momento dell’accoppiamento conduce la
femmina in prossimità della conchiglia di un mollusco bivalve (di solito
del genere Unio), nel cui sifone inalatore la femmina introduce il suo
lungo ovodepositore, simile ad un tubicino; durante la deposizione delle
uova il maschio difende il mollusco prescelto dall’intrusione di altri
maschi e subito dopo emette il liquido seminale in corrispondenza del
sifone usato dalla femmina. Le uova, che si schiuderanno dopo una
ventina di giorni, si sviluppano all’interno della camera branchiale del
bivalve senza danneggiarlo, ben protette dai predatori ed ossigenate dal
flusso d’acqua inalato dall’ospite.